Giulio Carnesecchi, piazza dei Giochi

Dal primo piano della casa di fronte mi hanno detto di star calmo e di aggrapparmi alla colonna. Mi hanno buttato una corda quando già avevo l’acqua alla gola, e così mi hanno tirato in salvo. Dopo un’ora ero io che dovevo aiutare loro a portare la roba al piano di sopra perché l’acqua continuava a crescere e stava per entrare dalla finestra.
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